Dal 2021 Gelit ha intensificato il proprio impegno per la sostenibilità e ha fatto notevoli investimenti sugli impianti per rendere l’azienda sempre più pronta ad affrontare le sfide future. In questo contesto si è inserita la scelta di un impianto di trigenerazione che doveva rispondere ad alcune sfide tecniche importanti: realizzare e avviare l’impianto con alimentazione a GPL, inserendolo all’interno del ciclo dell’ammoniaca nel processo di surgelazione, e produrre anche vapore a 6 bar per alimentare i processi di cottura.
GELIT SpA
La trigenerazione CGT riduce del 30% i costi in bolletta e di 1700 t/anno le emissioni di CO2
Esigenza
La soluzione CGT
L’impianto di trigenerazione da 2.300 kW è stato progettato e realizzato da CGT dopo un’attenta analisi preliminare dei fabbisogni e dell’impiantistica esistente, considerando anche la futura realizzazione e integrazione con un impianto fotovoltaico da 1 MW. Il vapore dai gas esausti è prodotto per alimentare i processi di cottura, mentre l’acqua calda alimenta un gruppo frigorifero ad assorbimento ad ammoniaca. Invece di produrre acqua fredda sottozero per il processo, si è intervenuti nell’impiantistica del processo ad ammoniaca per condensarla direttamente in modo più efficiente. Le prestazioni e la redditività dell’impianto sono monitorate tramite il servizio Energy Report CGT. Per il futuro, CGT sta studiando insieme a Gelit nuove soluzioni tecnologiche per la captazione della CO2 e fare un ulteriore passo per raggiungere l'obiettivo Net Zero 2050 del Green Deal europeo.
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